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Fornitore servizi
CertiMaC è Organismo di Ricerca, Certificazione e Prove sui Materiali fondato e partecipato da ENEA e CNR. Sorge nel cuore del parco scientifico materiali avanzati di Faenza, in cui ogni operano in rete ENEA, CNR, Università di Bologna, un Incubatore di Startup, un Centro per l’Innovazione e diversi spin-off. CertiMaC opera inoltre in qualità di Organismo Notificato (n° 2685) ai sensi del Regolamento CPR (EU) 305/’11 che regolamenta la Marcatura CE dei prodotti da costruzione ed è accreditato Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna. CertiMaC promuove l’innovazione in ambito energia e materiali offrendo servizi di ricerca industriale, consulenza specialistica, analisi e prove di laboratorio a produttori di materiali e sistemi, progettisti e società di costruzione. Aree di intervento: materiali ad alte prestazioni, sostenibilità e circular economy, soluzioni e tecnologie per efficienza energetica e smart building, infrastrutture e processi industriali; diagnosi e energy management, tecnologie e processi innovativi per prestazioni e sostenibilità degli edifici; progettazione e gestione progetti finanziati con fondi comunitari, nazionali, regionali.
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Soluzione detergente risanante ad alta penetrazione professionale per interno ed esterno a base acquosa e specifici agenti chimici attivi ad ampio spettro di azione specifico per la pulizia delle superfici degradate per azione di alghe e muffe prima della verniciatura. Trattamento di alta efficacia, a doppia azione: curativa e preventiva. COLORE: Giallino incolore CONFEZIONE: Taniche di plastica da Lt. 1 - 5 - 20 UTILIZZO: Interno/esterno RESA TEORICA: 1-10 mq/lt DILUIZIONE: 1:3 con acqua pulita; SOVRAPPLICAZIONE: 8/12 ore
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Intonaco premiscelato alleggerito a base di calce naturale e speciali leganti idraulici ed inerti minerali leggeri, fibrorinforzato con una speciale composizione di fibre in polipropilene appositamente studiata, per intonaci di sottofondo interni su blocchi in calcestruzzo cellulare autoclavato (tipo Ytong e Gasbeton) ad applicazione meccanica e manuale. Omologato dai laboratori Ytong. CONFEZIONE: Sfuso in silo - Sacchi da 25 kg - pedane da 60 sacchi - 15,00 ql UTILIZZO: Interno COLORE: Grigio GRANULOMETRIA: ≤ 1,3 mm RESA:10/11 kg/mq per cm di spessore ASSORBIMENTO D'ACQUA CAPILLARE EN 1015-18: Classe “W0” COEFFICIENTE DI RESISTENZA AL PASSAGGIO DEL VAPORE EN 1015-19: μ ≥ 8 CONDUCIBILITÀ TERMICA EN 1745: λ 10,dry,mat = 0,29 W/mK RESISTENZA AL FUOCO SECONDO D.M.del 16/02/2007: REI 120 OMOLOGATO DAI LABORATORI YTONG: Test Report PB-VK-170-01
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A causa della loro composizione, questo tipo di copertura è più complicata da gestire da un punto di vista della messa in sicurezza rispetto gli interventi precedenti. Il problema deriva dalla necessità di fissare gli ancoraggi ad una sottile lamina metallica anziché agli elementi strutturali del tetto, cosa che ha obbligato i produttori di ancoraggi a progettarne una gamma utilizzabile solamente su queste coperture. Grazie a questi nuovi ancoraggi ora è possibile realizzare, anche sui tetti in lamiera grecata, sistemi anticaduta del tutto similari nell’utilizzo a quelli disponibili per le altre tipologie di copertura, sia di tipo puntuale che flessibile.
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Su questa tipologia di tetto il rischio di caduta è molto più elevato, a causa dell’inclinazione del piano su cui si deve camminare per operarci e della fragilità che nel tempo possono assumere gli elementi di rivestimento come tegole e ardesie. In questi casi gli approcci variano notevolmente, non solo a seconda della geometria del tetto, ma anche a seconda del tipo di struttura sotostante (in legno, in laterocemento, in acciaio, etc.) ed allo stato di conservazione degli elementi strutturali che lo compongono, problema molto comune nelle installazioni su edifici storici o comunque abbastanza datati. Solitamente si sceglie un approccio ibrido, con una linea flessibile al di sopra del colmo unita ad alcuni fissaggi puntuali per raggiungere quest’ultima e nei punti a rischio “effetto pendolo”, ma a volte quest’approccio è precluso da problemi strutturali del sotto tetto e si devono utilizzare altre tipologie di ancoraggi e di rinforzi.
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