Mobili e oggetti d' arte - Import export

La ritrattistica “ufficiale” vanta una lunga e ricca tradizione che è impossibile da ignorare. Nell'intraprendere lavori di questo tipo, cerco dunque di assimilare la lezione dei grandi maestri ritrattisti e adattarla al mio senso estetico, per creare qualcosa che vada a inquadrarsi in questa onorata tradizione ma che sia anche diverso e inconfondibilmente “mio”, al contempo classico e piacevolmente moderno. La lista di clienti per cui ho realizzato ritratti ufficiali comprende politici, uomini d'affari, avvocati, medici e accademici. L'anima di un business, la sua identità e la sua essenza, possono essere interessanti quanto quelle di una persona. Quando affronto commissioni “corporate”, il mio scopo è svelare i tratti che differenziano un'azienda ed esprimerli attraverso un'opera d'arte che ne incarni l'unicità. Clienti “Corporate” per i quali ho avuto il piacere di lavorare includono Cantine Ferrari, WeBank/Banca Popolare di Milano, Zambon Pharmaceuticals, Sopabroker and ENERVIT.

Cassettone intarsiato in bois de rose e violette a motivi di greche e stelle. Marmo giallo di Verona. Napoli prima metà del XVIII secolo. L 48 P 70 H 96 cm.

Coppia di vasi in porcellana di Canton, dipinti in policromia a scene di genere e motivi floreali; sul collo si arrampicano alcune salamandre e cani di Fo. Cina, XIX secolo, h cm 63.

Stefano Parrocel, Avignone 1696 -Roma 1776. La Vergine Assunta, 1711; olio su tela, cm. 64X49; cornice coeva di legno dorato con luce ovale. Firma e anno a tergo: Stefano Parrocel 1711.

Prague Palindromes “Prague Palindromes” è una serie di 120 ritratti creati in esclusiva per H7 Palace, un nuovo residence hotel di design a Praga. In questa collezione ho intrapreso un'esplorazione della simbiosi fra individui e luoghi, e della particolare sinergia che sempre s'instaura fra gli uni e gli altri. Il titolo allude alla multi-direzionalità delle opere, concepite per essere “lette” in entrambe le direzioni: dall'elemento umano a quello urbano e viceversa. In superficie, ogni tela giustappone una figura femminile ed uno scorcio cittadino. Figuratamente, volevo che le immagini alludessero all'impulso creativo dell'uomo in senso lato: alla forza creatrice che è in noi ed al bello che siamo capaci di generare. Il progetto nella sua interezza diviene così pure una sorta di auto-biografia del mio processo artistico – esso stesso, a suo modo, multidirezionale – nonché un metaforico e composito ritratto dei due clienti, i due proprietari (pure loro palindromici...